Jannik Sinner e la squalifica per doping, il mondo del tennis trema: arriva una mazzata pesantissima dagli Stati Uniti!
Ancora qualche ora e la stagione 2025 di Jannik Sinner prenderà ufficialmente il via con la partenza per l’Australia, prevista nella giornata di giovedì, dopo gli ultimi scampoli della preparazione invernale. Il giovane altoatesino volerà a Melbourne, dove sarà impegnato in due match di esibizione (il 7 contro Alexei Popyrin e il 10 contro Stefanos Tsitsipas) prima di cimentarsi nel primo slam dell’anno, l’Australian Open, a cui parteciperà da campione in carica del torneo.
L’azzurro rappresenta ovviamente il favorito numero uno alla conquista del titolo, ma sarà costretto a giocare con il pesante fardello di una possibile squalifica per doping. Il cosiddetto “caso Clostebol” è infatti ancora apertissimo, complice il ricorso presentato dalla WADA al TAS contro la sentenza di assoluzione emanata da un tribunale indipendente dell’ITIA (Jannik era riuscito a dimostrare di essersi contaminato durante un massaggio, che il suo fisioterapista aveva effettuato senza guanti dopo essersi curato con una pomata spray contenete l’agente dopante).
L’Agenzia Mondiale Anti-doping ritiene che l’azzurro abbia peccato di “negligenza” e ha richiesto per lui un periodo di ineleggibilità dalla durata compresa tra 1 e 2 anni. Purtroppo, il rischio che tale richiesta venga accolta è abbastanza concreto, lo confermano le varie indiscrezioni degli esperti susseguitesi in queste settimane.
Intanto, come normale che sia, la vicenda continua a rappresentare un argomento estremamente in voga anche sui social e tra i principali mass media. Non c’è giorno, infatti, che non si parli di Sinner e delle conseguenze della sua sospensione.
Stavolta è toccato ai colleghi del “The Athletic”, i quali hanno analizzato il caso e prospettato un quadro davvero poco rassicurante per il mondo della racchetta, prendendo come riferimento proprio lo scenario peggiore per il classe 2001 tirolese.
“La squalifica sarebbe un duro colpo per il circuito ATP”, scrivono Matthew Futterman e Charlie Eccleshare nell’approfondimento pubblicato sul magazine del New York Times. “Una squalifica di due anni, invece, potrebbe avere conseguenze per un decennio, non solo per Sinner ma per tutto il circuito“, aggiungono. Nel corso dell’analisi, i giornalisti sottolineano inoltre che immaginare un’assenza prolungata di Jannik dal panorama tennistico internazionale sarebbe “come pensare che non sia successo nulla nell’era moderna”.
Insomma, la visione della prestigiosa rivista statunitense è molto chiara: la squalifica dell’attuale leader del ranking potrebbe causare ripercussioni disastrose per il mondo del tennis. La speranza è che tra qualche mese (la sentenza definitiva dovrebbe arrivare tra febbraio e marzo) non ci ritroveremo a parlare di un verdetto distruttivo per la carriera dell’azzurro e per la credibilità di questo sport.
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