Squalifica Sinner, arriva già un primo verdetto estremamente preoccupante per il tennista: scenari in salita
Pochi giorni all’inizio del 2025 e dunque al ritorno in campo attesissimo di Jannik Sinner. Cresce nuovamente la febbre del tennis in Italia, per il formidabile numero uno del mondo chiamato a confermarsi dopo una annata stratosferica in cui ha ottenuto trionfi su trionfi e si è innalzato su un livello apparentemente insostenibile per tutti gli altri. Ma come sappiamo, in vista dell’anno nuovo ci sono anche, sullo sfondo, tante incognite legate alla vicenda Clostebol.
Si attende ancora la decisione definitiva, sulla positività dell’altoatesino alla celebre pomata, per una contaminazione durante un massaggio senza guanti avvenuta lo scorso anno e rilevata nei test antidoping svolti a Indian Wells. Sinner aveva ottenuto l’assoluzione da parte della ITIA, vedendosi riconosciuta la natura accidentale della contaminazione, ma tutto questo non è bastato per archiviare la questione. La WADA, l’agenzia antidoping internazionale, ha fatto ricorso al TAS e vuole andare fino in fondo, chiedendo che per Sinner vengano applicate le norme in materia, dunque una squalifica di uno o due anni, a prescindere dalla natura non dolosa della sua positività.
Si dovrà attendere ancora un bel po’ per conoscere il verdetto effettivo. L’udienza per il caso Sinner davanti al TAS non è prevista prima della seconda metà di febbraio, nel frattempo l’azzurro scenderà in campo agli Australian Open per difendere il titolo nel primo Slam della stagione. Ma è arrivata già una prima decisione che può complicare le cose.
Squalifica Sinner, la mossa della WADA: nominato il giudice del processo contro Sara Errani
Davanti al TAS, l’udienza sarà discussa con un panel di tre giudici che dovranno deliberare sul caso. Si tratta, come sempre in questi casi, di un giudice a testa scelto dalle parti e di un terzo nominato proprio dal TAS.
Ebbene, la dichiarazione di intenti della WADA non potrebbe essere più chiara. L’agenzia antidoping internazionale ha scelto Ken Lalo, giudice che nel 2017 fece inasprire la squalifica di Sara Errani, portandola da due a dieci mesi. Si tratta, in generale, di un giudice molto severo per quanto concerne le vicende di doping. Dunque, la battaglia legale si prevede particolarmente aspra. Dal canto suo, il team di Sinner ha nominato Jeffrey Benz, giudice invece più benevolo e che fece ridurre lo stop di Simona Halep da quattro anni a nove mesi. Il TAS deve ancora procedere invece alla nomina del proprio perito.