La stangata di inizio anno: quasi 300 euro in più dopo la Befana

L’inizio del nuovo anno coincide anche stavolta con una serie di rincari per gli italiani. La stangata in arrivo è stata già annunciata con ampio anticipo

E’ uno scenario tipico – purtroppo – di ogni inizio anno. Svaniti i festeggiamenti, subentrano subito le preoccupazioni per i soliti rincari che andranno a colpire beni e servizi di consumo, utilizzati indistintamente da tutti gli italiani.

Almeno per il 2025 sembrano scongiurati gli aumenti sui pedaggi autostradali dopo il ritiro da parte del Governo del relativo emendamento contenuto nell’ultima manovra finanziaria. Rincari che sarebbero scattati immediatamente il 1 Gennaio 2025, una situazione già vissuta negli anni scorsi su molte tratte, anche gestite da privati, con un aumento medio – solo nel 2024 – del 2,3%.

Dopo la tregua concessa per buona parte dell’anno che si sta per concludere, molto presto purtroppo si tornerà a parlare di rincari sui costi per le forniture di luce e gas. La notizia di un corposo aumento è già “ufficiale” da giorni, mascherata dal clima festivo natalizio durante il quale inevitabilmente cala l’attenzione sui temi di stretta attualità.

Rincari Luce e Gas, quando spenderemo di più nel 2025

Ad allarmare gli italiani è un’indagine realizzata da Facile.it, noto portale per la comparazione prezzi sulle offerte luce, gas e assicurazioni, stando alla quale il prezzo dell’energia è destinato ad aumentare di quasi il 30%. Nello specifico – come riporta Corriere.it – il PUN ossia il prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica passerà da un costo medio di 0,11 a 0,14€ /KWh mentre il PSV, ovvero l’indicatore equivalente per il Gas, salirà da 0,38 a 0,48€/smc.

Sulla scorta di queste previsioni, Facile.it ha calcolato un rincaro medio di 272 euro annui per gli utenti che hanno sottoscritto un’offerta di fornitura luce-gas sul mercato libero. Nel dettaglio, l’aumento più significativo riguarderà la bolletta del gas, per la quale si stima un aumento su base annua di circa 176 euro, 80 euro in più circa di quella della luce per la quale si spenderanno circa 96 euro in più nel 2025.

Le motivazioni di questi aumenti sono da imputare, come sempre, a un rincaro del costo delle materie prime, innalzatosi sensibilmente già da fine novembre. Aumenti in bolletta che andranno ad impattare soprattutto su coloro che hanno sottoscritto contratti di fornitura con tariffe a prezzo indicizzato dopo la fine del mercato tutelato.

Il consiglio, con il prospettato e inevitabile aumento, è quello di valutare le condizioni attuali della propria fornitura di luce e gas e verificare se esistono offerte più convenienti magari a prezzo bloccato, soprattutto nella parte relativa ai consumi effettivi. Per farlo potete utilizzare i vari portali di comparazioni presenti sul web che vi permettono di trovare le migliori proposte attualmente sul mercato in base alle vostre esigenze di consumo.