In questi giorni è stata ricordata una grande tragedia nel mondo del tennis. Il ricordo è strappalacrime soprattutto in Italia.
In molti ricordano la sua storia, quella di uno sportivo finita in tragedia e – dopo sedici anni dalla sua morte – ancora se ne parla molto. Una storia che ha toccato molti appassionati, specialmente quelli di tennis e ricordano il suo addio senza nascondere le lacrime. Il suo ricordo è ancora fisso all’interno degli appassionati.
Stiamo parlando della storia relativa alla scomparsa di Federico Luzzi, tennista italiano venuto a mancare nel 2008. Nato nel 1980 ad Arezzo Federico era un grande appassionato di tennis e a soli 3 anni aveva già iniziato a utilizzare la racchetta. Si parlava molto bene di Luzzi che a livello juniores ha avuto grandi risultati, conquistando titoli a livello italiano ed internazionale.
Luzzi è nato nel mondo del tennis sotto il mito di Stefan Edberg, e riusci’ a conquistare buoni risultati anche a livello professionistico, mondo nel quale entrò quando aveva 19 anni. Nel 2001 il tennista vinse i Challenger di Bombay e Singapore e fece i Quarti al torneo Atp di Barcellona. Tra i risultati più importanti della sua carriera ci sono anche gli Ottavi di finale agli Internazionali di Roma e la partecipazione giovanissimo al Roland Garros. Poi anche la soddisfazione della partecipazione con la squadra di Coppa Davis.
Tennis, il dramma che ha sconvolto gli appassionati
Nel corso della sua carriera Luzzi è entrato in Top 100 ed ha avuto come Best Ranking la posizione numero 92 del circuito, poi arrivarono prima gli infortuni e successivamente la squalifica per scommesse che lo portarono a restare fuori dal circuito per diversi mesi. Successivamente Luzzi ha provato anche di entrare nel mondo del cinema ma la malattia è arrivata come un fulmine a ciel sereno ed una vera e propria sentenza.
Nel 2008 quella che sembrava essere una semplice polmonite si è rivelata invece una leucemia promielocitica acuta, una malattia conosciuta anche come leucemia fulminante. In 72 ore – quindi in un modo velocissimo – Luzzi ci lasciò sconvolgendo il mondo del tennis e in generale il mondo dello sport.
Tanti colleghi sconvolti tra i quali la grande amica Flavia Pennetta che – in partenza per un torneo in Canada – fermò tutto e tornò a casa per partecipare ai funerali e stare vicino alla famiglia. Un dramma che ancora oggi, ad anni di distanza, fa riflettere tutti gli appassionati di sport e il ricordo di Luzzi è ancora impresso in tutti noi. Dopo la sua morte la famiglia ha dato vita all’associazione Fede Lux, un’associazione per finanziare la ricerca contro la leucemia.